È uscito il
mio secondo libro Pensieri minimi e massime, una silloge di ottantotto
aforismi (quarantotto hanno per tema la poesia) e in appendice la mia
introduzione alla poesia. Prefazione a cura del critico letterario Luciano Domenighini e postfazione a cura dello scrittore e
critico-recensionista, Lorenzo Spurio, curatrice d'opera, la poetessa e scrittrice
Gioia Lomasti, anche con un suo cameo, una poesia in mio
omaggio.
Pensieri Minimi e massime, Photocity Edizioni, Pozzuoli (Na),
2012, pp. 47.
ISBN:
9788866822400.
Ringrazio lo
scrittore Francesco Arena per la creazione della copertina ed il fotografo
Edoardo Pisani per aver concesso l'utilizzo di una sua foto per la copertina.
Di seguito
il testo della prefazione, a cura di Luciano Domenighini, pp. 1-2.
Questa breve
raccolta di pensieri non ha, come spesso accade in opere compilative di
aforismi, un intento filosofico, o sociologico o satirico. Non è un trattato
organico: la sua brevità e la sua insistenza su pochi temi le danno più
l’aspetto di una serie di annotazioni spontanee, del tutto casuale ed
estemporanea.
Il tono è
austero, lontano dall’ironia, dal gusto per il paradosso, dal compiacimento per
il calembour.
Gli
enunciati sono sentenziosi e lapidari, eppure spesso pervasi da una mitezza
d’animo, da una fede, da un candore, che in qualche modo ne temperano il taglio
perentorio e apodittico.
Gli
argomenti “filosofici” trattati, tanto speculativi quanto etici, ossia felicità
e dolore, amore e morte, funzione consolatoria e edificante dell’arte, senso
del tempo, rispetto umano e percezione del trascendente, sono chiaramente
informati e illuminati da una formazione cristiana.
Il tema
centrale della raccolta è però la poesia di cui l’autore cerca di definire
l’essenza, indagandone, con acuto intuito e sincero trasporto, le segrete forze
generatrici, le caratteristiche, lo sviluppo, le finalità, individuando nel
compiersi del processo comunicativo il suo più autentico senso.
Ben
quarantotto aforismi sul totale di ottantotto trattano specificatamente di
poesia, ora con note brevi e folgoranti, ora con riflessioni più ampie e
articolate.
In certi
passaggi, parlando di poesia, Marcuccio fa della poesia. Il tono da enunciativo
diviene lirico come negli aforismi quarantasette (“Il silenzio parla al poeta e
il poeta osserva anche nel buio.”) e ottanta (“Il poeta è cultore di sogni e ne
raccoglie pezzi di cielo.”) o anche nel quarantotto che inizia con una
penetrante sequenza di aggettivi riferiti all’ispirazione “misteriosa,
inconscia, fuggitiva e spiazzante” e che si chiude con un’autocitazione.
Altrove (aforisma settantasei), secondo la concezione platonica, rivendica la
natura divina, magica, della poesia e la funzione ancillare del poeta: “Siamo al
servizio della poesia, la poesia non è al nostro servizio […]”. Che il poeta
sia poi in qualche modo come un mago, un incantatore in grado di penetrare
nella realtà reinventandone le forme viene teorizzato nell’aforisma ottantuno:
“Scriviamo di una realtà come trasfigurata e, nel contempo, cerchiamo di
porgere al lettore una speciale lente d’ingrandimento, che trasfiguri e
ingrandisca allo stesso tempo”. Nondimeno nell’aforisma quarantuno rivendica
alla poesia anche un ruolo ludico, che coinvolge necessariamente il poeta
stesso e che si riaggancia al requisito della spontaneità, sovente reclamato
come imprescindibile: “La poesia non è puro artificio, non è sterile
costruzione ma piacere per gli occhi e per il cuore, qualcosa che ci meraviglia
e ci colma d’interesse, che ci spinge a ricercar nuovi lidi, dove far approdare
questo nostro inquieto nocchiero che è il nostro cuore”.
Pensieri minimi e massime di Emanuele Marcuccio quindi, lungi
dall’avere obiettivi trattatistici, si presenta piuttosto come opera a metà fra
il manifesto della propria poetica e un diario interiore, costituendo un
prezioso corollario alla sua produzione letteraria attraverso il quale è
possibile entrare nell’animo e nella natura più riservata di questo scrittore
emergente per conoscerne tanto gli aspetti umani quanto le motivazioni
artistiche.
LUCIANO
DOMENIGHINI
N. B. Tutti
i lettori interessati potranno ordinarlo in libreria o direttamente sul sito della casa editrice, si fa prima e spedisce anche in contrassegno.