domenica 16 novembre 2014

«La Lampada di Aladino. Annotazioni critiche su poeti contemporanei» di Luciano Domenighini e sotto la cura editoriale di Emanuele Marcuccio

COMUNICATO STAMPA





Esce nella collana di critica letteraria di TraccePerLaMeta Edizioni, La Lampada di Aladino. Annotazioni critiche su poeti contemporanei,1 Volume critico-antologico di Luciano Domenighini, poeta e critico letterario bresciano, e sotto la cura editoriale del poeta e aforista palermitano, Emanuele Marcuccio, ivi presente con sette titoli.
Luciano Domenighini nell'introduzione scrive: «[I]l poeta, come tutti gli artisti, ha un ruolo scenico, istrionico, un ruolo sociale di intrattenitore, inteso allo svago, al piacere di un pubblico proteiforme e giudicante, casualissimo e disimpegnatissimo. D’altra parte si vuole che al poeta sia concesso il lusso della sincerità nel manifestare la propria indole e i propri moti interiori. A me [...] piace invece pensare che egli sia, oltre che glorificatore asservito o impudico teatrante di se stesso, anche libero custode della parola. La Lampada di Aladino si occup[a] di venti poeti italiani contemporanei, sconosciuti o emergenti, dilettanti o “professionisti”. 
[...] Se la poesia, fatto salvo, volta per volta, il grado della sua caratura formale, è, in definitiva, un atto d’amore, anche la critica, pur tanto nell’arida pedanteria dei suoi schematismi analitici quanto, per contro, nella barbara e supponente arbitrarietà che così spesso si arroga, quando non divaga in digressioni vanesie e narcisistiche ma si rivolge esclusivamente all’oggetto artistico, la critica, dicevo, nel suo approccio conoscitivo, nel manifestarsi come volontà di comprensione, può essere anch’essa un atto d’amore.»

Francesco Martillotto nella prefazione scrive: «La poesia di per sé stessa ha un armamentario cosiddetto “alto”: anzitutto uno spettro linguistico non comune, delle scelte metriche (quand’anche nell’ultimo secolo ci sia stata molta libertà), delle scelte fonetiche (quanti termini sono allitteranti, onomatopeici o si riconducono alle figure di suono?), delle scelte di stile e di sintassi (quanti poeti, anche inconsciamente, usano l’iperbato?). La poesia richiede, allora, attenzione, richiede concentrazione per la sua polisemia, ha una tale “densità” che va a cozzare contro le prerogative della comunicazione odierna, almeno quelle sviluppatesi dagli anni Sessanta in poi. 
[...] Il poeta, assodata l’idea del «valore alto se non addirittura supremo» della poesia, vista come «sinonimo o emblema di nobiltà, di superiorità, d’eccellenza», deve cercare di preservare in primis i suoi percorsi mentali ed il suo linguaggio, che si sa è comunque fuori dal coro, mantenendosi distante dal rischio dell’appiattimento e della superficialità, mentre gli strumenti della modernità, il nuovo, non li può rigettare demonizzandoli per estraniarsi dalla realtà sociale e chiudersi nel proprio castello letterario. Anzi li deve assoggettare ed utilizzare al meglio affinché la rete diventi volano di idee e progetti.»
2

Salvatore Daniele nella quarta di copertina scrive: «[L]a poesia resiste tenacemente e questo libro ne è la testimonianza. Perché la poesia fa parte del modo di essere, individuale e sociale, dell’uomo, quali che siano i risultati in termini di contenuto ed estetici. Fonte ed oggetto della poesia non sono solo le emozioni, ma è l’intero mondo interiore dell’uomo, l’ ‘io’ come ‘microcosmo’. Tale ricchezza inesauribile di ‘materia’ ha bisogno per esprimersi di una parola non comune, rifinita, con una valenza semantica maggiore rispetto alle esigenze della comunicazione ordinaria. La parola poetica è portatrice di un significato eccedente, talvolta in parte ignoto allo stesso poeta, che agendo su un animo altrui può far sì che “poca favilla gran fiamma seconda”. 
[...] Nell’esprimere la propria singolarità, assumendosene i rischi, il poeta adempie una funzione universale, nel soddisfare un bisogno individuale ricopre un ruolo sociale. 
Ecco perché il nostro tempo, troppo piegato alle esigenze di una razionalità strumentale e tecnologica, ha ancora bisogno, anzi necessita, della poesia, la quale, non c’è dubbio, se morirà, lo farà insieme all’ultimo uomo.»

Nell’opera figurano le poesie dei seguenti autori: Emanuele Marcuccio, Giorgia Catalano, Marco Nuzzo, Giovanni Amato, Rosa Cassese, Lorenzo Spurio, Silvia Calzolari, Giuseppe Cristini, Sandra Carresi, Paola Surano, Maria Rita Massetti, Annamaria Pecoraro “Dulcinea”, Anna Maria Folchini Stabile, Anna Alessandrino, Michela Zanarella, Raffaella Amoruso, Anna Bonarrigo, Margherita Calì, Annamaria Stroppiana Dalzini, Matteo Cotugno, Luciano Domenighini.





SCHEDA DEL LIBRO


TITOLO: La Lampada di Aladino
SOTTOTITOLO: Annotazioni critiche su poeti contemporanei
AUTORE: Luciano Domenighini
CURATORE: Emanuele Marcuccio
PREFAZIONE: Francesco Martillotto
EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni
GENERE: Critica Letteraria
PAGINE: 304
ISBN: 978-88-98643-22-6
COSTO: 13 €

Info:






Luciano Domenighini (Malegno - BS, 1952). È poeta, critico letterario e critico musicale. 
Ottenuta la maturità classica si laurea in Medicina e inizia la professione medica quale medico di Medicina Generale, attività che svolge tutt’ora. 
Negli anni universitari collabora, per tre anni, con una radio locale a Parma in qualità di critico musicale per la musica operistica. 
Nel 2000, a Bologna, ottiene il primo riconoscimento letterario, una segnalazione a un premio di poesia. 
Nel 2003 vince il premio internazionale “Provincia di Trento” per la poesia “Canzone”. 
E nel 2004 al Vittoriale di Gardone Riviera gli viene assegnato il premio internazionale “Gabriele d’Annunzio” per la poesia “Esercizio di rima”. 
Sempre nel 2004 pubblica la sua prima raccolta di versi “Liriche esemplari”. 
Collabora nel frattempo saltuariamente con giornali locali come critico letterario. Nel 2004 ottiene il 4° posto al premio Nazionale di Poesia “Il graffito d’Oro”, riservato a Medici e Farmacisti letterati, con la poesia “Dalla spiaggia” e due anni dopo nel 2008, sempre al “Graffito d’oro”, vince il premio speciale della giuria con la poesia “Al figlio”. 
Ancora nel 2008 ottiene una segnalazione alla XXI edizione del premio Nazionale Città di Corciano con la poesia “Mottetto”. 
Nel 2010 redige un breve commento critico ad alcune poesie di giovani poeti siciliani fra cui quindici titoli della raccolta «Per una strada» di Emanuele Marcuccio. 
Ha scritto la prefazione al romanzo, Il dio sordo di Antonio Scotto Di Carlo, sua opera prima. 
Nel 2012 è stato membro di giuria del concorso letterario internazionale “TraccePerLaMeta”. 
Ha curato le prefazioni degli ultimi due libri di Emanuele Marcuccio. 
Ha in progetto un Volume di traduzioni di celebri poeti francesi, dall'Ottocento ad oggi.


1 Il libro si chiuderà con un'appendice in cui Domenighini commenterà criticamente cinque poesie di celebri poeti della nostra letteratura: "A Zacinto" di Ugo Foscolo; "La Pentecoste" di Alessandro Manzoni; "La siepe" di Giovanni Pascoli; "Immagini del viaggio e della montagna", "Il Canto della Tenebra" di Dino Campana.
2 Ricordo qui la brillante idea di Emanuele Marcuccio che ha creato e curato l’antologia poetica Dipthycha. La suggestione iniziale avviene su internet davanti ad un pc, che diventa il tramite attraverso cui gli autori presenti si relazionano attorno ad argomenti poetici comuni e si sentono membri di una comunità, seppur virtuale. A Marcuccio va il merito di aver creato, come scrive nel profilo critico Domenighini, «un salotto letterario telematico che va ben oltre gli ambiti regionali della Sicilia».

sabato 23 agosto 2014

Dall'Ermo Colle, il Colle dell'Infinito (Recanati, 10 maggio 2014)

Dall'Ermo Colle, il Colle dell'Infinito (Recanati, 10 maggio 2014).
Quando vita e letteratura si fondono...



«Un tutto indefinito è la realtà che si para davanti ai nostri occhi, apparenza che è nulla e che nasconde una dimensione in cui non esiste né spazio, né tempo: l'infinito.»

Emanuele Marcuccio



L'infinito


Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.


Giacomo Leopardi (1798 - 1837), da Canti (1818 - 1836)



A Recanati per la Premiazione del 2° Concorso Letterario Nazionale "TraccePerLaMeta", tenutasi presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiani, dove mi è stata assegnata una menzione d'onore per una poesia.



domenica 15 giugno 2014

Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa "GLI AUTORI DELL'ANNO" - 1° Edizione - scadenza prorogata al 30 giugno 2014






RADIO ITALIA UNO
E
L'Associazione Culturale "IL CLUB DEI CENTO APS"
Sezione "Gianna Baltaro" di Torino

con il Patrocinio della Città di Torino e della Circoscrizione 6

bandiscono la I Edizione
del Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa


"GLI AUTORI DELL'ANNO"


Questo Concorso letterario nazionale, dedicato alla Poesia e alla Narrativa, è rivolto esclusivamente ad autrici ed autori che, negli ultimi tre anni (2010-2013),1 sono stati proclamati tra i primi tre classificati, o hanno conseguito Menzioni e Segnalazioni in eventi letterari nazionali ed internazionali.

Detto Concorso non ha fini di lucro. Si propone di dare risalto e pregio alle migliori opere di autrici ed autori già riconosciuti in altre manifestazioni culturali, per sottolinearne maggiormente il loro valore.


Sono previste n. 4 Sezioni Adulti a carattere nazionale:

POESIA:
CATEGORIA A: Poesia a TEMA LIBERO (Autrici)
CATEGORIA B: Poesia a TEMA LIBERO (Autori)

NARRATIVA:
CATEGORIA C: Racconto breve a TEMA LIBERO (Autrici)
CATEGORIA D: Racconto breve a TEMA LIBERO (Autori)


REGOLAMENTO

Art. 1
La lunghezza dei componimenti poetici è libera. Ogni autore delle categorie A e B potrà partecipare al Concorso con liriche per le quali sia possibile certificare l'avvenuta classificazione in precedenti eventi.

Art. 2
La lunghezza dei componimenti narrativi è libera. Ogni autore delle categorie C e D potrà partecipare al Concorso con racconti per i quali sia possibile certificare l'avvenuta classificazione in precedenti eventi.

Art. 3
Possono essere inviati un massimo di n. 3 componimenti per ogni categoria;

Art. 4
Per ogni poesia o racconto inviati e certificati, è richiesto un contributo di 5 Euro;
per n. 3 componimenti è previsto, invece, un contributo di 10 Euro.

Il versamento relativo alle quote d'iscrizione potrà essere effettuato secondo due modalità:

a) tramite bonifico bancario intestato a:
CLUB DEI CENTO APS - corso Laghi 276 – 10051  Avigliana (To)
Banca Sella - Agenzia di Alpignano
IBAN IT28 P03268 30040 052565805300
Causale: "Concorso Nazionale 'Gli Autori Dell'Anno' - I Edizione"
e sezione a cui si partecipa.

b) inserendo in una busta chiusa il denaro all'interno del plico contenente gli elaborati e la/le fotocopia/e dell'attestato/i di cui si è in possesso.


Art. 5
Gli elaborati andranno consegnati rigorosamente in forma dattiloscritta e redatti in n. 4 copie di cui n. 3 dovranno essere anonime ed una soltanto dovrà riportare le seguenti voci:
-Dati anagrafici dell'autrice/autore
-Indirizzo
-Recapito telefonico
-Indirizzo di posta elettronica
-Autorizzazione all'uso dei dati personali

Art. 6
Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre la data del 31 MAGGIO 20142 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:


RADIO ITALIA UNO
Concorso: "Gli Autori Dell'Anno"
via Philips, 13
10091 Alpignano (TO)

I componimenti che giungeranno presso gli studi radiofonici oltre a tale data, non saranno presi in considerazione.

Art. 7
Gli organizzatori del Concorso non rispondono di eventuali perdite o manomissioni dei plichi inviati, dovuti a cause non dipendenti dagli stessi.

Art. 8
Gli scritti inviati non saranno restituiti.

Art. 9
La Giuria sarà composta da esperti in campo letterario e culturale e sarà presentata durante il giorno della Premiazione che avverrà a Torino, in luogo e data da destinarsi.
Il giudizio della Giuria è insindacabile ed inappellabile.

Art. 10
La partecipazione al Concorso costituisce espressa autorizzazione ad una eventuale pubblicazione e non dà diritto ad alcun compenso per gli autori in quanto i diritti degli scritti proposti rimangono di loro proprietà.

Art. 11
Ai vincitori del Concorso verranno comunicati esito, data e luogo della Premiazione,  durante la quale saranno letti racconti e liriche premiati; l'evento sarà diffuso anche sui social network e sarà creata una pagina Facebook dedicata al Concorso, sulla quale compariranno i nomi dei finalisti e le foto della Premiazione.

PREMI
Categoria A, B, C e D
TARGA oppure COPPA + Attestato al 1° classificato
TARGA oppure COPPA + Attestato al 2° classificato
TARGA oppure COPPA + Attestato al 3° classificato

Le liriche ed i racconti dei primi tre classificati di tutte e quattro le categorie saranno letti durante la trasmissione culturale: "L'ISOLA CHE NON C'E'" condotta da Giorgia Catalano e Giorgio Milanese su RADIO ITALIA UNO sulle frequenze in FM per tutto il Piemonte (per Torino e provincia 101.250 o 103.150) ed in streaming dal sito: www.radioitaliauno.org

Art. 12
I vincitori che non potranno ritirare personalmente il premio assegnato potranno avvalersi di un delegato o, su richiesta, potranno riceverlo al proprio domicilio facendosi carico delle spese di spedizione - (i premi non richiesti non saranno spediti).

Art. 13
Saranno assegnati, a discrezione della Giuria, Menzioni e Segnalazioni.
I premiati, menzionati ed i segnalati avranno la possibilità di associarsi al Circolo Culturale di RADIO ITALIA UNO: "Il Club Dei Cento APS", con uno sconto di 5 Euro sulla quota di iscrizione.

Art. 14
Gli organizzatori potranno apportare, al presente regolamento, le opportune modifiche per il buon esito della manifestazione.

Art. 15
Gli organizzatori si riservano, altresì, la facoltà di pubblicare un'antologia delle migliori opere partecipanti al Premio; se verrà realizzata, sarà cura della Segreteria del Concorso avvisare i concorrenti interessati.

Art. 16
I dati personali saranno trattati in ottemperanza alla Legge sulla Privacy n. 675/1996 e sue successive modificazioni.

Per ogni altra informazione non contenuta nel presente bando, rivolgersi a:

Giorgio Milanese (Presidente de: "Il Club Dei Cento APS"):
cell. 340 6815460

Giorgia Catalano (Fiduciaria sez. "Gianna Baltaro" di Torino):

o tramite un messaggio sulla pagina FB dedicata all'evento:

Anna Mustico (Responsabile RADIO ITALIA UNO)
Tel. 011 210706


1 A unanime decisione il limite è stato esteso agli anni (2009-2014). [N.d.R.]
2 A unanime decisione la scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2014. [N.d.R.]



mercoledì 7 maggio 2014

Recanati, sabato 10 maggio 2014: Premiazione II Concorso Letterario Naz. "TraccePerLaMeta" e Reading poetico


Incontro culturale a Recanati con la premiazione di TracccePerLaMeta e un reading di poeti locali

Sabato 10 maggio ore 16:30 a Recanati (MC)

COMUNICATO STAMPA


Nel pomeriggio di sabato 10 maggio nella prestigiosa Sala Foschi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati (MC) si terrà un importante evento culturale organizzato e promosso dalla Associazione Culturale TraccePerLaMeta e dalla rivista di letteratura “Euterpe”.
La serata si aprirà con i saluti introduttivi della Presidente della Ass. Culturale TraccePerLaMeta (Anna Maria Folchini Stabile) e a seguire quelli del Sindaco di Recanati (Francesco Fiordomo) e del Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani (Fabio Corvatta).
L’evento centrale del pomeriggio sarà la premiazione del 2° Concorso Letterario Nazionale “TraccePerLaMeta” che in questa seconda edizione si apriva con i versi di un estratto di una lirica di Leopardi alla quale era possibile ispirarsi.
Da ogni parte d’Italia arriveranno i vari vincitori e menzionati a vario titolo (per le due sezioni di partecipazione: poesia e racconto) e altri partecipanti i cui testi saranno pubblicati in un’opera antologica che verrà diffusa nella stessa serata.
Il pomeriggio letterario, appoggiato moralmente dalla Regione Marche, dalle Province di Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino, Fermo, Ascoli e dai Comuni di Macerata e Recanati proseguirà con un reading con alcune voci di poeti locali che leggeranno proprie poesie.
Ad arricchire ulteriormente la serata sarà un intervento dal titolo “La modernità nella poetica di Leopardi” della poetessa e scrittrice Annamaria Pecoraro e le musiche di Luca Mengoni (violino) e Federico Perpich (violoncello) della Civica Scuola “Beniamino Gigli” di Recanati.
La S.V. è invitata a prendere parte al pomeriggio culturale secondo il programma in locandina.
Ingresso gratuito.


giovedì 27 febbraio 2014

«Pensieri minimi e massime», recensione critica a cura di Susanna Polimanti


di Emanuele Marcuccio
Pozzuoli (NA), Photocity Edizioni, 2012, pp. 47
ISBN: 978-88-6682-240-0
Genere: Saggistica/Aforismi
Prefazione, a cura di Luciano Domenighini
Postfazione, a cura di Lorenzo Spurio
Curatrice d’opera: Gioia Lomasti
Cover Designer: Francesco Arena
Prezzo: 7,60 €

Recensione a cura di Susanna Polimanti



Nella sua silloge poetica “Per una strada”, pubblicata nel 2009, Emanuele Marcuccio descrive con “Il vascello nel mare in tempesta” (Pag 25) la nostra realtà condivisa dove “la nostra vita s’inabissa” vana,  senza la guida della fede; un passaggio terreno che scorre esattamente come un “orologio che ha lancette sconnesse, ritorte” (Pag.70). In ogni sua opera, il poeta evoca la figura divina che è in ogni memoria ed anima. Sono certa che dalla stessa scintilla divina abbiano origine i suoi Pensieri Minimi e Massime, Edizioni PhotoCity del 2012, una raccolta di 88 pensieri che vanno ben oltre il cosiddetto aforisma, in cui con stile sobrio e conciso Emanuele Marcuccio indica l’importanza non del traguardo finale bensì della preziosità di ogni nostro percorso. Considerando l’etimologia della parola greca aphorismós: definizione, è riduttivo chiamare aforismi i pensieri contenuti in questa raccolta, in realtà essi nascono dalla meditazione e dalla spontaneità del poeta e si traducono in saggezza e lungimiranza,  ricchi d’intensità concettuale, di natura etica e sociale. Marcuccio si affida alla sua personale sensibilità ed esperienza di vissuto per suggerire al lettore una profonda riflessione su sentimenti e quella particolare realtà che è oltre il visibile: “Chi si ferma alle apparenze, ha gli occhi foderati dalle nebbie del pregiudizio”  (N.87). Intensa e precisa l’interpretazione del dolore e del silenzio che s’identifica nell’arte stessa della poesia. Ancora una volta ritroviamo lo scorrere del tempo, che è istante e il valore fugace degli attimi di felicità che “si perdono nella nebbia dei giorni, si perdono nel vento degli anni”  (N. 77).
Un’emozione, un ricordo, un semplice particolare osservato con lo sguardo del cuore, fanno scattare nel poeta la molla dell’ispirazione che si concretizza nel desiderio di creare, comunicare le proprie idee ma soprattutto esprimono il suo grande amore per la poesia; un’arte che diviene forza liberatrice di emozioni che altrimenti rimarrebbero intrappolate nella nostra anima. Con delicato e velato vigore la poesia rischiara l’oscurità degli animi, dà voce ai silenzi interiori, si trasforma in sondaggio all’interno della propria esperienza di vita, ogni intensa emozione trasfigura, si connette con la matrice profonda di ogni verso del poeta. Emanuele Marcuccio nei suoi Pensieri Minimi e Massime non sermoneggia semmai permette al suo cuore di esprimersi in assoluta libertà, con un distillato del meglio di sé, con garbo e rispetto ci sprona a godere delle bellezze nascoste della vita, richiamando la nostra attenzione a non perdere nulla di ogni nostra esperienza. I suoi pensieri s’imprimono nella nostra anima e suscitano emozioni e riflessioni profonde sull’autentica accezione del nostro essere e la rilevante efficacia dell’amore che rimane sempre “l’unica arma contro il dolore”  (N. 8). La breve ed illuminata opera di Marcuccio si mostra incisiva ed efficace, evidente ricerca di evasione da una realtà insoddisfacente verso il sogno, quale superamento figurativo dei limiti della realtà e delle sue contraddizioni. L’ascolto interiore con la complicità della fantasia esorta ad elevarsi.


(Scrittrice, critico-recensionista)


Cupra Marittima (AP), 1 settembre 2013
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